Nuova Riveduta:

Numeri 7:37

La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione;

C.E.I.:

Numeri 7:37

La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,

Nuova Diodati:

Numeri 7:37

La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo,

Riveduta 2020:

Numeri 7:37

La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione;

La Parola è Vita:

Numeri 7:37

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Numeri 7:37

La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione;

Ricciotti:

Numeri 7:37

offrì un bacino d'argento del peso di centotrenta sicli, ed una coppa d'argento di settanta sicli, della misura del santuario, pieni ambedue di fior di farina intrisa d'olio, pel sacrifizio;

Tintori:

Numeri 7:37

offrì un piattello d'argento di centotrenta sicli, una coppa d'argento di settanta sicli, al peso del santuario, l'uno e l'altra pieni di fior di farina aspersa d'olio pel sacrificio;

Martini:

Numeri 7:37

Offerse una scodella di argento, che pesava cento trenta sicli, una coppa di argento di settanta sicli al peso del santuario, l'una e l'altra piene di fior di farina aspersa d'olio pel sacrifizio:

Diodati:

Numeri 7:37

che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica;

Commentario abbreviato:

Numeri 7:37

10 Versetti 10-89

I principi e i grandi uomini erano i più attivi nel servizio di Dio. Questo è un esempio per coloro che detengono l'autorità e il rango più elevato; essi dovrebbero usare il loro onore e il loro potere, il loro patrimonio e i loro interessi, per promuovere la religione e il servizio di Dio nei luoghi in cui vivono. Sebbene fosse un momento di gioia e di esultanza, tuttavia, in mezzo ai loro sacrifici, troviamo un'offerta per il peccato. Come nei nostri servizi migliori siamo consapevoli che c'è il peccato, così anche nei nostri servizi più gioiosi dovrebbe esserci il pentimento. In tutti gli approcci a Dio dobbiamo guardare con fede a Cristo come offerta per il peccato. Essi portavano le loro offerte ognuna in un giorno. L'opera di Dio non deve essere compiuta in modo confuso o frettoloso; prendiamo tempo e avremo fatto prima o, almeno, avremo fatto meglio. Se i servizi devono essere compiuti per dodici giorni insieme, non dobbiamo chiamarli un compito e un peso. Tutte le loro offerte erano uguali; tutte le tribù d'Israele avevano una parte uguale nell'altare e un interesse uguale nei sacrifici offerti su di esso. Colui che ora parlava a Mosè, come la Shechinah o Maestà divina, da in mezzo ai Cherubini, era il Verbo eterno, la seconda Persona della Trinità; perché tutta la comunione di Dio con l'uomo avviene per mezzo del Figlio, con il quale ha fatto il mondo e governa la Chiesa, che è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Riferimenti incrociati:

Numeri 7:37

Nu 7:13-89

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